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cap. ii. — mysora 17

scellini in una giornata. Non vorrai già darmi ad intendere che tu ne possiedi tante.

— Ritorna questo gioiello a chi me lo ha dato, giacchè non vuoi dividerlo fra i tuoi uomini.

— Il re dei pescatori di perle non riprende ciò che regala.

Apprendendo quella risposta, una rapida commozione aveva sconvolto il viso del giovane, mentre un lampo gli accendeva gli occhi nerissimi.

— Il re dei pescatori di perle! — disse, quasi con uno sforzo. — È lui che mi ha salvato?

— Sì, sono io — disse Amali presentandosi. — Ti rincresce che io abbia arrischiato la mia vita per te?

Il giovane palombaro era rimasto muto, fissando su Amali uno sguardo in cui si leggeva un insieme di curiosità e di timore.

— Il re — mormorò poi.

S’alzò lentamente, con dispetto, come si trovasse a disagio dinanzi a quel fiero uomo, fece un gesto d’addio e s’appressò rapidamente al bordo, dicendo:

— Grazie.

Stava per slanciarsi in acqua, quando la destra d’Amali gli piombò sulle spalle, arrestandolo.

— Chi sei tu per disprezzare un regalo del re dei pescatori di perle? — gli chiese, piegandolo quasi fino sulla tolda del naviglio.

— Un palombaro — rispose il giovane, sfuggendo agilmente alla stretta.

— Qual’è la tua barca?

— Eccola là che si avanza verso la tua nave.