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236 | sul mare delle perle |
— Tu me lo restituirai assieme a quel traditore d’uomo bianco.
Amali lo guardò con stupore.
— L’uomo bianco, quel francese, non è tuo prigioniero?
— Quel cane è scomparso dopo d’aver ucciso i suoi guardiani, ma io lo ritroverò, non dubitare.
— Se è fuggito non si lascierà più riprendere — pensò Amali. — Come avrà fatto a liberarsi dai suoi guardiani? Che sia uno spirito infernale, costui?
— Parla, dov’è Maduri? Io lo rivoglio.
— Cercalo.
— E voglio anche Mysora.
— Va’ a prendertela.
— Tu ti fai beffe di me.
— Rispondo alle tue domande.
— E non tremi?
— Perchè? — chiese Amali, con voce tranquilla.
— Della morte che ti sfiora?
— E tu non tremi?
— Io! — esclamò il marajah. — E di che?
— Per Mysora?
— La libererò e sterminerò poi tutti i tuoi banditi.
— Tutti! Ve ne sono ventimila pronti a prendere le armi per vendicarmi.
Uno scoppio di risa sfuggì al marajah.
— Tu, ventimila uomini!
— Li vedrai il giorno che piomberanno sul tuo Stato e che espugneranno Jafnapatam.
— Spacconate! Se credi di spaventarmi e di