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232 sul mare delle perle


Furono levati dai palanchini, sciolti dalle corde che li avviluppavano e condotti in una piccola tenda, situata di fronte a quella del principe, circondata da numerosi guerrieri bene armati.

Amali, constatata l’assenza di Jean Baret, fu preso da una viva inquietudine.

— Chi ha visto il francese? — chiese ai suoi uomini. — Che lo abbiano ucciso durante la lotta?

— No, padrone, — disse Durga. — L’ho veduto mettere su un palanchino, poi condurre via a corsa sfrenata da quattro portatori. Egli deve essere giunto molto prima di noi.

— Ne sei certo?

— L’ho veduto anch’io, — disse Binda — era incolume.

— E perchè devono averlo condotto qui prima di noi?

— Premeva loro assai più l’uomo bianco — rispose il capitano. — Essi credevano ch’egli fosse il prigioniero più importante, non avendovi ancora riconosciuto.

— Il marajah mi riconosce subito.

— Pur troppo, mio povero amico, che cosa sarà mai di te?

— Mi preoccupo piuttosto di Maduri, — disse Amali. — Che cosa farà quel ragazzo abbandonato a se stesso? — Fosse capace di giungere al mare e di affidarsi ai pescatori di perle!

— Maduri è giovane, ma saprà trarsi d’impiccio da sè, — disse Binda. — È intelligentissimo e del coraggio ne ha da vendere. Un giorno io l’ho