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212 | sul mare delle perle |
Che sia un passaggio segreto comunicante coll’esterno?
— Questa corrente d’aria lo farebbe supporre — rispose Jean Baret.
— A che cosa poteva servire con una entrata così stretta? Un uomo, per quanto magro, non potrebbe passarvi.
— Per Maduri basterà!
— Sì, può scendervi — rispose Amali. — Il nascondiglio sarebbe inviolabile, non avendo i cingalesi dei ragazzi con loro.
— Non ne ho veduto alcuno nel loro campo.
— Non perdiamo tempo — disse il capitano. — Svegliamo Maduri e facciamogli esplorare questo passaggio.
Il ragazzo, che dormiva saporitamente sopra un letto di foglie, fu fatto alzare e condotto dinanzi al buco.
— Noi vogliamo la tua salvezza, — gli disse Amali. — Qui vi è un nascondiglio inaccessibile agli uomini, che può, in caso di pericolo, servire a te.
— Siamo minacciati, zio? — chiese il fanciullo.
— Finora no, tuttavia.... avresti paura a scendere?
— No, zio.
— Prendi una canna accesa ed il mio pugnale e va’ a vedere dove mette questo passaggio. È una fortuna che Jean Baret l’abbia notato. Nulla sfugge a questo bravo amico.
Il ragazzo prese l’una e l’altro e dopo qualche difficoltà, essendo quel buco stretto anche pel suo corpo, si lasciò cadere giù senza esitare.