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194 | sul mare delle perle |
tità. — Verrete a riprenderlo sul Bangalore, se ve ne lascieremo il tempo.
Amali, in piedi a prora, guardava verso le isole per vedere se la nave si mostrava.
— Si vede? — chiese il capitano.
— Non ancora.
— Che si sia arenata? — domandò Jean Baret.
— È quello che pensavo anch’io — rispose Amali. — Quelle isole sono piene di sabbia e di fango.
— Pessimo affare se non giungesse prima che i cingalesi attraversino quel canale.
— Hanno barche?
— Non ne abbiamo vedute.
— In tal caso non oseranno sfidare le mascelle dei coccodrilli — disse Amali.
— Possono costruire delle zattere.
— Ci vuole del tempo e siamo a due passi dalla riva.
La scialuppa, quantunque fosse quasi piena d’acqua, già si trovava presso i primi canneti.
Durga ed i due marinai, con pochi e poderosi colpi di remo, l’arenarono per impedirle di affondare e tutti sbarcarono.
Avevano preso terra a due miglia dal posto occupato dai cingalesi, quindi pel momento nessun pericolo li minacciava.
Si vedevano però delle fiammelle costeggiare il lago e poi sparire in mezzo agli alberi.
— Amali — disse Jean Baret — vi dico che stanno abbattendo degli alberi per fabbricarsi delle zattere.