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164 | sul mare delle perle |
— Voi pensate a tutto, signore. Quale fortuna per Amali l’avervi incontrato!
— Silenzio e torniamo nella nostra tenda.
Quando vi giunsero trovarono il capitano della guardia.
— All’alba si apre la caccia, — diss’egli al francese. — Sono state già segnalate cinque tigri ed il marajah mi ha incaricato di affidarvi il posto d’onore.
— Che gli prema di veder divorare un europeo? — disse Jean Baret, ridendo.
— Ritengo invece che voglia esperimentare il vostro coraggio.
— Cercherò di accontentarlo, capitano. Le tigri le conosco e qualcuna cadrà sotto le mie palle.
— Volete altri fucili? Il marajah è pronto a offrirvene.
— La mia carabina basta, — rispose Jean Baret. — Mi serve da dieci anni e non ha mai mancato una sola volta. La preferisco a tutte quelle che possiede il vostro signore.
— Dormiamo perchè colle tigri bisogna avere i muscoli ben riposati ed il polso fermo.