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6 | sul mare delle perle |
avessi bisogno, tutti i pescatori di perle accorrerebbero ad un tuo cenno. Non sei il loro re? Parla, e migliaia d’uomini saranno pronti a vendicare la morte di tuo fratello ed a rovesciare il tiranno.
— No, per ora, agiremo noi soli. Siamo abbastanza forti e Mysora non avrà un equipaggio molto numeroso.
Amali si appoggiò nuovamente alla testata del timone, si lisciò due o tre volte la barba, riaccese il narghilè, e non parlò più. Pareva che meditasse profondamente senza che nulla vedesse di quanto succedeva intorno al piccolo veliero.
I pescatori, visto che la navicella del re non accennava a lasciare quelle acque, a poco a poco erano tornati sul banco, riprendendo il loro lavoro.
Montavano tutti grosse scialuppe coi fianchi molto larghi per poter meglio resistere alle ondate dello stretto, le quali qualche volta si fanno sentire violentissime, mettendo in grave pericolo le imbarcazioni minori.
Ognuna era equipaggiata con venti uomini al comando d’un capo esperimentato: dieci remiganti e dieci palombari.
Mentre i primi sorvegliavano le acque per allontanare i pesci-cani ed i pesci-martelli, gli altri s’inabissavano per andare a raccogliere le conchiglie perlifere.
La pesca sui banchi di Manaar, che si esercita una sola volta all’anno, in un’epoca fissata dal governo del Bengala, onde non distruggere completamente i vivai, richiede uomini d’un coraggio straordinario e d’una abilità poco comune.