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116 | sul mare delle perle |
mini, non ne dubito, apprendendo la vostra morte, ucciderebbero Mysora, ma voi non tornereste nondimeno in questo mondo e allora addio vendette, addio corona, buona notte ai vostri avi che aspettano che un successore riacquisti il trono che hanno perduto.
— Mysora uccisa! — esclamò Amali, con spavento.
— E tutto il resto perduto, — aggiunse il francese. — Andate a fidarvi di quel marajah! Io non metterei nelle sue mani nemmeno la punta del mio dito mignolo.
— E che cosa fareste voi al mio posto?
— I vostri uomini sono fidati?
— D’una fedeltà a tutta prova.
— Incapaci di avvertire il marajah della vostra presenza in questi luoghi?
— Incapacissimi, — disse Amali. — Rispondo di loro come di me stesso.
— Avete nessun amico alla corte?
— Sì, uno, che al pari di me ha giurato di vendicare mio fratello.
— Chi è costui?
— Binda, capitano delle guardie del marajah.
— Un pezzo grosso — disse il francese. — Benissimo, ci sarà di molto aiuto. I vostri uomini sono conosciuti a Jafnapatam?
— Nessuno.
— Ne manderete uno al vostro amico, onde avvertirlo che voi vi trovate qui, in attesa del momento opportuno di rapire al marajah il fanciullo. Penserà lui, se è furbo, a fare in modo che la