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cap. i. — i banchi perliferi di manaar 5


— E ti ha parlato, signore? — chiese Durga, mentre un brivido gli scuoteva le membra, facendogli tintinnare i braccialetti d’oro che portava ai polsi.

— Sì — disse Amali, mentre i suoi occhi s’accendevano d’una fiamma sinistra. — Fratello, mi gridava, rammentati del giuramento. Un anno è quasi trascorso, sta per finire e tu non hai ancora vendicato la distruzione della mia famiglia.

— Sì — disse Durga, con voce commossa. — Sono undici mesi che il marajah ha spento il fratello del re dei pescatori di perle e tu non hai ancora nulla fatto.

— È un rimprovero che vuoi farmi, Durga?

— No, signore, perchè finora non si è mai presentata l’occasione di poter intraprendere qualche cosa contro il marajah; oggi però....

— Tu vedrai che cosa saprà fare il re dei pescatori — disse Amali con voce risoluta.

— Quì?

— E perchè no?

— Sotto gli sguardi dell’equipaggio inglese? Hai dimenticato lo stazionario?

— Che m’importa? Lascia che ella venga e non tornerà più mai a Jafnapatam — disse il re dei pescatori di perle, con voce cupa.

— E cosa farai di lei, signore? La ucciderai?

— Ucciderla! La bella Mysora! Ah! Se potessi farlo.... Non ne avrò mai il cuore. Sia maledetto il giorno che l’ho guardata negli occhi! Sono bene armati i nostri uomini?

— Sono pronti a tutto. E poi, tu sai che, se tu ne