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84 | sul mare delle perle |
gli altri erano indiani della costa del Malabar, uomini di provato coraggio e valentissimi marinai, anzi i migliori che vanti l’Indostan, perchè, anche su cattive imbarcazioni, non esitano ad intraprendere lunghissimi viaggi spingendosi perfino a Giava ed a Sumatra.
Al pari dei loro compatriotti, indossavano tutti dei costumi di tela bianca, con calzoni strettissimi e giacche cinte da larghe fascie, per sostenere le armi. Sulla testa invece avevano ampi fazzoletti a colori, strettamente annodati.
Begli uomini d’altronde, quantunque un po’ magri e colla pelle quasi nera, coi muscoli molto sviluppati ed i tratti del viso regolarissimi ed energici. Amali li passò in rassegna con viva compiacenza, poi disse:
— In mare, miei bravi, e preparatevi a tutto, anche a morire, perchè la nostra spedizione sarà pericolosissima.
I trenta uomini afferrarono i remi per spingere il Bangalore fuori dalla caverna, poi spiegarono rapidamente le vele.
Il vento, che aveva cambiato direzione, soffiando da ponente, favoriva la corsa della piccola nave, la quale doveva spingersi invece verso levante, trovandosi la grande isola di Ceylan in quella direzione.
La notte era chiara, essendovi una splendida luna, ed il mare quasi tranquillo. Non si vedevano delle ondate che intorno all’enorme roccia e sugli scoglietti che si prolungavano in gran numero verso tramontana.