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80 | i naufraghi dello spitzberg |
visitare il wacke, mentre i marinai davano la caccia agli uccelli marini.
Fatto a mezzogiorno il punto, constatarono che il banco in cinque giorni era sceso verso il sud quarantasei miglia scostandosi dalle Spitzberg diciassette miglia verso il sud-est.
– È una bella discesa, disse Tompson. Se continua sempre così, fra qualche mese ci troveremo a due o trecento miglia dalle coste settentrionali della Norvegia. Speriamo che il wacke si decida poco a poco a sciogliersi.
– Purchè non incontri dei grandi banchi presso l’isola degli Orsi disse Oscar.
– Credo che passeremo al largo di quell’isola, professore.
– Ma sperate che il wacke non venga arrestato?
– Ho questa opinione. È vasto e potrà aprirsi il passo anche attraverso le barriere di ghiaccio, che i venti e le correnti staccano dalle coste della Groenlandia, spingendole verso l’est.
– Anch’io ho questa speranza, disse Jansey. Il nostro wacke forma una massa imponente e difficilmente potrà venire arrestato. Vi è però il pericolo che modifichi la sua marcia e che vada ad arenarsi presso l’isola degli Orsi.
– Ah! Se si potesse spiegare delle vele e accelerare la sua corsa! esclamò Oscar.
– L’idea è buona, professore, disse Tompson, sorridendo, ma disgraziatamente ci vorrebbero delle migliaia di metri quadrati di tela e delle centinaia d’antenne, e noi non abbiamo nè gli uni, nè le altre. Andiamo ad esplorare il banco, signori.
Si misero in cammino per vedere se il ghiaccio, in causa di quei continui urti, si fosse in qualche luogo