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CAPITOLO III.

In rotta pel Nord.


I

l capitano Tompson non si era ingannato sulla scelta della Torpa.

Era una nave di piccolo tonnellaggio, poichè, come dicemmo, non stazzava che trecentoventi tonnellate, ma era il veliero più adatto per un’ardita spedizione nei mari polari.

Era corta ma larga di fianchi, la forma migliore per sopportare le pressioni irresistibili dei campi di ghiaccio e che permette il sollevamento evitando così di correre il pericolo di farsi schiacciare; era salda di costole con doppio fasciame e doppi puntali rinforzati presso i bagli e le murate alte per proteggere meglio l’equipaggio dai colpi di mare.

La sua prora, quasi ad angolo retto, come in generale hanno le navi da pesca norvegiane, era munita da un largo sperone di ferro che le permetteva d’investire i ghiacci, per aprirsi il passo attraverso i palks, gli streams e gli ice-field.