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244 | i cacciatori di foche della baia di baffin |
avuto frequenti rapporti colle tribù sparse sulla Terra di Baffin e sulle isole vicine, restituì cordialmente il saluto, con grande gioia del nuovo venuto che forse temeva di non essere stato compreso.
– Da dove vieni? chiese poscia il mastro, non nascondendo il suo stupore per quell’incontro.
– Egurk (Piccolo Ventre) viene dal grande fiord, rispose l’esquimese.
– È lontano questo grande fiord?...
– Un’ora di slitta.
– Hai una slitta tu?
– Ne abbiamo sette, Nalegak.
– Ma dunque tu non sei solo?
– No, al di fuori ho sei compagni.
– Ma la tua tribù, dove accampa?
– Sulle rive della baia di Fox.
– E stavi forse per raggiungerla?
– È troppo lontana e la stagione non ci permette più di attraversare la grande terra. Eravamo partiti al principio dell’estate per cacciare i vitelli marini su queste spiagge, ma l’inverno ci piombò addosso improvvisamente e fummo costretti a cercare rifugio nel grande fiord, dove abbiamo costruite delle capanne e dove contiamo di svernare.
– Ma perchè siete venuti qui?
– Per cercare di uccidere qualche auak (tricheco), sapendo che su queste spiagge abbondavano. Stavamo per correre verso il nord, quando udimmo le detonazioni delle armi degli uomini bianchi e ci arrestammo.
– E hai fatto bene, Piccolo Ventre.
– Hai tanta carne qui tu, disse l’esquimese, gettando uno sguardo ardente su quell’enorme ammasso di corpi sanguinanti. Noi invece siamo a corto di provviste.