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202 | i cacciatori di foche della baia di baffin |
– Sperate, mastro? chiese Charchot, che lo aveva raggiunto.
– Sì, poichè ho udito la sua voce e quel marinaio non è un uomo da perdere la testa.
– Ma dove credete che si sia salvato?
– Udiamo, innanzi a tutto. A chi stava vicino quando il banco si spezzò?
– A me, mastro; mi stava a destra.
– L’hai veduto cadere nella spaccatura?
– No, ma sentii una mano aggrapparsi alla mia casacca, poi lasciarmi bruscamente e mi parve di udire un tonfo.
– Allora Grinnell è caduto in mare e poi si è salvato su qualche pezzo del grande banco.
– Ed aiutato da Fox, mastro.
– Lo credi?
– Sì, perchè mi ricordo che il cane si è slanciato subito in acqua, e voi sapete che i Terranuova non lasciano mai un uomo pericolare.
– Fox soprattutti, disse Tyndhall. Ha già salvato parecchi marinai che stavano annegandosi.
– Allora speriamo di trovarlo.
– Sì, Charchot. Quando la nebbia si sarà alzata ed il mare si sarà calmato, metteremo in acqua la baleniera e lo cercheremo. Le onde spingono i ghiacci al nord, ma non faranno molta strada e poi corre anche il nostro banco verso quella direzione.
– E la Shannon, l’avete più scorta, mastro?
– È stata fracassata, rispose il mastro con un sospiro. Orsù, non pensiamo più alla mia povera barca, ma a noi. Temo, Charchot, che si prepari un disastroso svernamento; ma non scoraggiamoci. Siamo uomini capaci di sfidare anche il destino.