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CAPITOLO I.

Attraverso i ghiacci della baia di Baffin.


L

a grande baia di Baffin da parecchi giorni aveva ripreso il suo triste e pauroso aspetto invernale. Il sole, già senza calore, scolorito come se fosse ammalato, penava assai a lanciare i suoi ultimi raggi su quelle terre perdute al di là del circolo polare, sulle quali stava per piombare la lunga e cupa notte.

Pesanti nebbioni coprivano le coste della lontana Groenlandia, della terra di Baffin, della penisola di Cumberland, di Devon e di Lincoln, scendendo attraverso lo stretto di Smith e ingolfandosi verso quelli di Davis, di Lancaster e di Jones.

Enormi ice-bergs, le cui punte aguzze raccoglievano un po’ di luce solare, tingendosi di riflessi purpurei o giallastri, erravano a capriccio su quelle acque azzurro-cupe, serpeggiando lentamente sotto i soffi della gelida tramontana, sospinti dai grandi banchi, dagli ice-fields mai contaminati da alcuna orma umana, immacolati come nel primo giorno della loro creazione e da miriadi di ghiacciuoli, di palks e di streams splendidi come diamanti o

9 Nel paese dei ghiacci.