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capitolo xiv — una storia d'orsi bianchi | 113 |
– Avete ancora veduto tanti orsi radunati su di un banco di ghiaccio?
– Ordinariamente vivono isolati, o a due od a tre, ma in alto mare, ad una grande distanza dalle coste ne vidi parecchi raccolti su dei packs. Avendo l’abitudine d’imbarcarsi sugli ice-bergs, quando questi si sciolgono, si affrettano a raggiungere altri ghiacci e continuano così se ve ne sono. Sugli ultimi banchi si trovano allora riuniti in grosso numero.
– E quando si sciolgono anche gli ultimi ghiacci?
– Si annegano, se non trovano qualche isola o qualche costa rispose Tompson. Una volta ho pescato due orsi a duecento miglia dalle spiagge dell’isola Jan Mayen.
– Alcuni riescono a sbarcare anche sulle coste d’Europa?
– Sulla penisola di Kola, sulle spiagge del Mar Bianco e anche su quelle che si estendono fino al mar di Kara. Anche in Islanda ne sbarcano sovente, anzi nella mia gioventù mi è toccata un’avventura che mi fa ancora rizzare i capelli tutte le volte che mi torna alla memoria.
– Narrate, capitano, i nostri orsi sono ancora lontani.
– Mi trovavo sulle coste occidentali dell’Islanda. La nave che allora montavo in qualità di terz’ufficiale, avendo riportata una grave avaria in causa d’un urto contro un grande ice-berg, aveva dovuto poggiare nel golfo di Breda e chiedere soccorsi ad Asgasdur.
In cantiere doveva subìre delle lunghe riparazioni e non potendo riprendere il mare prima di tre settimane, avevo chiesto il permesso di recarmi a cacciare nei fiords del Shagestrand, dove mi avevano detto che le foche, le morse e gli eiders erano numerosi.