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CAPITOLO XIII.
Alla deriva.
l wacke era riuscito ad aprirsi il passo fra il floe arenato ed i banchi della costa, ed ora continuava la sua discesa verso il sud-sud-ovest, completamente libero.
Era però uscito assai malconcio da quella formidabile lotta. I suoi margini esterni diroccavano continuamente e larghi pezzi di ghiaccio si staccavano ad ogni istante e sulla vasta superficie si vedevano numerosi crepacci, ammonticchiamenti di rottami, ice-bergs decapitati o semirovesciati, piramidi tronche e dovunque sollevamenti.
Si era sbarazzato dei vicini in buon punto però, poichè se tardava ancora, la Torpa sarebbe rimasta schiacciata. L’equipaggio poteva ben essere soddisfatto di essere sfuggito a quel pericolo che avrebbe avuto, più tardi, delle conseguenze incalcolabili.
I magazzini però avevano subìto dei gravi danni: le pareti delle tettoie erano cadute, i tetti erano crollati, parte della costruzione centrale era stata rovesciata e una baleniera era stata fracassata dalla caduta dei blocchi di ghiaccio. Poco però importava, poichè ormai non erano più necessarii.