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102 i naufraghi dello spitzberg


– Capitano Tompson!... Fuggiamo!... Capitano Jansey!...

– Calma, ragazzi!... tuonavano i due comandanti, i quali, anche in mezzo a quel grave pericolo, conservavano una calma ammirabile. Attendiamo alcuni istanti ancora!...

I margini continuavano a restringersi minacciosamente attorno alla Torpa, mentre l’intero wacke oscillava, si screpolava, muggiva e tremava. Lo sforzo che esercitava sui banchi e contro il floe doveva essere tremendo, poichè si vedevano perfino degli ice-bergs stritolarsi, come se fossero rinchiusi in una morsa di ferro di potenza incalcolabile.

Guai se la Torpa si fosse trovata in mezzo a quelle pressioni: sarebbe stata schiacciata come una semplice nocciuola.

Il pericolo aumentava sempre con rapidità spaventevole. Già i margini interni non erano lontani che pochi metri e stavano per far scomparire tutto il bacino, quando si udì una detonazione così orribile, che parve che tutto il banco fosse saltato in aria sotto la spinta di una polveriera in fiamme.

Un istante dopo, fra il diroccare dei ghiacci, si udì il capitano Jansey a gridare:

– Siamo salvi!... Il wacke è libero e deriva al sud!