Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Il giuramento di Mariquita | 93 |
traversando Porto Carestia e slanciandosi fra le alte erbe della pampa.
— Tutto concluso, signora? — chiese Pardoe, quando si trovarono lontani dalle ultime case.
— Sì, — rispose la disgraziata giovane, con voce soffocata.
— Andrà a salvare Alonzo?
— Me lo ha giurato.
— Come avete potuto fare a deciderlo, mentre tutti sanno che odia mortalmente il vostro fidanzato?
— Non lo so nemmeno io.
— E quando partiremo?
— Domani, papà Pardoe.
— Allora Alonzo è salvo! — esclamò il vecchio.
— Sì, salvo, ma io sarò perduta per sempre per lui, — mormorò Mariquita con un sordo singhiozzo.
Poi si calò sul viso la manta per non mostrare a quel bravo e fedele marinaio le lagrime che non riusciva più a frenare.
Il ritorno a Punta Arenas si compì felicemente, malgrado la vicinanza dei patagoni. Suonavano le otto quando Mariquita e papà Pardoe entravano nell’abitazione del signor Lopez, il quale li aspettava in preda ad una viva ansietà, assieme a José.
La giovane, entrando, si era sbarazzata della manta, gettandola con moto nervoso su una sedia. Aveva gli occhi rossi di pianto ed era così pallida da temere che da un momento all’altro dovesse svenire. Nondimeno, vedendo il signor Lopez, che amava come fosse veramente suo padre, atteggiò le labbra ad un sorriso, non volendo che potesse nemmeno lontanamente sospettare il terribile sacrificio che aveva compiuto per salvare l’uomo che amava tanto e che ormai poteva considerare come perduto per lei.