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La Stella dell’Araucania 59


Un singhiozzo era sfuggito dalle labbra di Mariquita, un singhiozzo rauco, soffocato.

— Signora, — disse il baleniere, che non sapeva più che pesci prendere. — Non vi ho detto che sia morto... anzi... uno svernamento sulle coste della Terra del Fuoco non significa nulla.... qui o lassù è tutt’uno.... fa freddo egualmente e l’estate torna sempre. —

Mariquita si era alzata di scatto, cogli occhi umidi, il volto trasfigurato da un dolore intenso, pure pareva calma.

— Narrami tutto.... tutto! — esclamò.

— Voleva raccontarvelo vostro padre.

— Non posso attendere... fa lo stesso... parla, papà Pardoe, te ne scongiuro. —

Il baleniere, messo colle spalle al muro, bene o male, impaperandosi ad ogni momento, le narrò alla meglio quanto avevano appreso dalle carte trovate nelle mani di uno dei due disgraziati marinai della Rosita, nascondendole con somma cura il tremendo pericolo che minacciava Alonzo ed i suoi compagni di sventura, ossia di morire di fame sulle desolate spiaggie della Terra del Fuoco.

Mariquita lo aveva ascoltato in silenzio, soffocando di quando in quando un singhiozzo. Quando il pescatore le ebbe detto che un solo uomo avrebbe potuto andare in cerca dei naufraghi e della Rosita, trasalì vivamente, poi impallidì.

— Piotre! — esclama. — Il rivale di Alonzo!.. Io ho respinto la sua mano e credo che non mi abbia mai perdonato di aver dato il mio cuore a suo cugino.

— Eppure, Mariquita, lui solo possiede una barca capace di affrontare, in simile stagione, i ghiacci dell’Artico, come lui solo è uomo tanto audace da dirigere una simile spedizione. Non potete scegliere.

— Odia Alonzo, lo so, e profondamente.