Pagina:Salgari - La stella dell'Araucania.djvu/51


Il Signor Lopez 51

esplorazioni fatte nelle desolate terre magellaniche; solamente la fronte, molto ampia, era solcata da profondi segni.

Come tutti gli abitanti di Punta Arenas, portava sul capo un ampio feltro e indosso un pesante poncho di finissima lana di vigogna, a colori smaglianti, che doveva aver pagato assai caro, e uose di grossa lana che gli salivano fino sopra il ginocchio.

Scorgendo il vecchio baleniere gli si era accostato con una certa vivacità, colla destra tesa, non senza manifestare una profonda sorpresa.

— Tu, mio vecchio Pardoe! — esclamò.

Non speravo di rivederti prima della fine della settimana. Come sarà contenta Mariquita di salutarti!

— Sono giunto da un’ora, assieme al mio amico José, un bravo giovane che mi ha aiutato ad attraversare lo stretto, signor Lopez.

— Gli amici tuoi, sono anche amici miei, — disse il vecchio signore, stringendo cordialmente la mano al sorvegliante. — Ora mi dirai perchè mi hai fatto chiamare, Pardoe:

— Ho una grave notizia da comunicarvi, signor Lopez; ma prima però vorrei farvi una domanda.

— Parla, — rispose il vecchio, mettendosi a sedere.

— Che cosa ne pensate del ritardo della Rosita? —

Il signor Lopez lo guardò fisso per alcuni momenti, mentre il suo viso a poco a poco si scoloriva.

— Leggo nei tuoi occhi una brutta notizia, disse poi, con voce lenta. — M’inganno io? Parla, Pardoe. —

Il baleniere, invece di rispondere, estrasse il documento e glielo porse, dicendo:

— Leggete. —

Il signor Lopez si era impadronito vivamente della carta, scorrendola rapidamente collo sguardo ed impallidendo