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294 | Capitolo XXI. |
— Mi pare che ridiate, — gli disse. — Ridete perchè noi stiamo costruendo un ricovero che servirà pure a voi?
— Può darsi che io sorrida, — rispose Alonzo, con accento beffardo. — Vi pare che valga la pena di affannarsi tanto per prepararsi una tomba?
— Una tomba!
— Ho udito il banco scricchiolare poco fa, e ciò indica che fra non molto farà un bel capitombolo che travolgerà tutti noi.
— Voi cercate d’ingannarci, — gridò Piotre, il quale aveva provato un brivido d’angoscia.
— Vi dico che noi andremo tutti, e che Mariquita non apparterrà nè a me, nè a voi.
— A voi, no, — rispose Piotre, — anche se dovessimo salvarci.
— Ah! — ghignò Alonzo. — Avreste la pretesa di prendermela?
— Ve l’ho già presa. —
L’ex capo dei selvaggi si era alzato, mandando un urlo rauco.
— Che cosa avete detto? — gridò.
— Che Mariquita non è più la vostra fidanzata.
— Voi mentite!
— Signor Piotre, — disse Pardoe, cercando di trattenerlo.
Il baleniere lo respinse dolcemente e avvicinandosi ad Alonzo, gli disse, con voce fredda, staccando ogni parola:
— Vi dico che Mariquita non è più vostra e che mi ha giurato di diventare mia moglie. —
In quel momento la giovane araucana ed il signor Lopez, attirati da quell’alterco, avevano abbandonati precipitosamente i canotti dove stavano preparando la colazione, bruciando il grasso estratto dai micropteri.