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262 | Capitolo XVIII. |
dosso. — Ecco la ricompensa dei regali che ti diedi. Almeno uccidimi subito.
— Ti ho detto che non è ancora tempo.
— Che cosa ne hai fatto della fanciulla che era sulla mia nave?
— È nelle nostre mani.
— Viva ancora?
— Sì, viva.
— Perchè non l’hai uccisa?
— Perchè il capo bianco non l’ha voluto.
— Quale capo bianco! — esclamò Piotre con stupore.
— Quello che andavi a cercare. —
Il baleniere lo guardò, credendo che quel miserabile fosse impazzito.
— Ti burli di me? — chiese.
— Non ne ho alcun motivo.
— Spiegati.
— Non è ancora tempo.
— Che cosa ne hai fatto del vecchio che combatteva presso di me?
— Lo abbiamo risparmiato.
— E dell’altro?
— È ferito, eppure spero che guarirà presto.
— E dei miei marinai?
— Oh! Quelli erano serbati a noi e non al capo bianco. Li abbiamo uccisi e li mangeremo domani.
— Miserabile!
— Volevi che li lasciassimo tutti al capo bianco? Ad ognuno la sua parte.
— Quale trama infernale è mai questa? — si domandò Piotre, che credeva d’impazzire. — Che Alonzo sia il capo bianco? E come può aver permesso questo massacro? Lo sapeva dunque lui che eravamo noi? La mia testa scoppia! —