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In cerca di Piotre 249

selvaggi era il baleniere. Udendo quegli spari ed intuendo che qualche pericolo minacciava Mariquita, si era precipitosamente alzato, raccogliendo un nodoso ramo che stava bruciando, onde prestare man forte ai suoi salvatori.

Il signor Lopez si era slanciato verso di lui, mentre i marinai continuavano a sparare sugli Ona, che fuggivano a rotta di collo.

— Dov’è Mariquita? — gridò.

— Eccomi, padre mio! — rispose la giovane araucana, correndo incontro all’esploratore.

— Salva!

— Sì, grazie al coraggio e alla forza di Piotre. La mia vita io la debbo a lui.

— Non dite questo, Mariquita, — disse il baleniere, mentre un lampo d’orgoglio gli balenava negli occhi.

— Sì, a voi, — ripetè con forza la giovane. — Senza di voi a quest’ora sarei morta e fors’anche divorata.

— Siete un valoroso, — disse il signor Lopez, stringendo la mano al baleniere.

— Ho fatto ciò che avrebbero fatto anche altri, — rispose Piotre.

— No, — disse Mariquita. — Nessun altro uomo avrebbe potuto compiere simili miracoli, e sarebbe morto prima di giungere qui.

— Venite, presto, alla scialuppa, — disse l’esploratore. — Gli Ona possono tornare in maggior numero e poi dobbiamo cercare i due marinai che erano a guardia di questo battello.

— I miei uomini scomparsi!.... — esclamò Piotre, con doloroso stupore.

— Purtroppo, signore, — disse Pardoe, con voce triste.

Un lampo d’ira animò gli sguardi del baleniere.

— Perduti! — gridò.