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In cerca di Piotre | 243 |
Non otteneva ancora risposta alcuna, e questo raddoppiava le sue inquietudini, quantunque fosse convinto che Piotre avesse potuto mettersi in salvo.
Avevano essi percorso circa due miglia, quando udirono improvvisamente due spari.
— Il capitano! — avevano esclamato i marinai, alzando i remi.
— No, è impossibile, — rispose Pardoe. — Questi due colpi d’arma da fuoco sono stati sparati verso l’oceano, e non già sulla spiaggia.
— Che si sia imbarcato su qualche canotto? — chiese un marinaio.
— Vi siete ingannato, non erano colpi di pistola, bensì di fucile. Il signor Lopez deve aver udito i nostri segnali e avrà mandato il gran canotto in nostro aiuto.
— Zitti! —
Altri due colpi rimbombarono in mezzo al nebbione, più vicini di prima.
Il vecchio Pardoe non si era ingannato.
Erano fucilate e sparate al largo della baia e non già verso la costa.
— Rispondiamo, — disse. — Vi sarà anche il signor Lopez nella scialuppa. —
Fecero una scarica, poi diedero la voce e ne ebbero subito la risposta.
— Sono i nostri, — disse Pardoe. — Arrancate a dritta. —
Un’ombra comparve ben presto attraverso la nebbia, cercando d’incrociare il canotto montato dai marinai della prima spedizione.
Era la scialuppa-baleniera della Quiqua, montata da sei marinai e dal signor Lopez, armati di moschetti e di sciabole di abbordaggio. José era nel numero.