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Sull'Atlantico 149


— Vi è del largo nell’oceano, signor Lopez, e manovreremo liberamente.

— Sperate di giungere presto sulle coste meridionali della Terra del Fuoco?

— Sì, se gli uragani non ci piombano addosso, — rispose Piotre, mentre la sua fronte si rannuvolava.

— Che cosa ne pensate di vostro cugino? Che si sia arenato o che sia naufragato?

— Io non ero con lui, — rispose seccamente il baleniere.

— E dove supponete che sia andato a finire?

— In qualche luogo di certo.

— Voi che conoscete le correnti dei mari del sud, potreste dire qualche cosa.

— Portano al nord, ecco tutto.

— Più verso la terra degli Stati o verso la Terra del Fuoco? — insistette il signor Lopez.

— Ciò dipende dai venti.

— Ad ogni modo, noi lo troveremo, è vero?

— Sì, se Dio ci aiuta. Salpate le àncore e spiegate le vele! —

I suoi uomini, che aspettavano gli ordini, si erano precipitati all’argano, spingendo vigorosamente le aspe.

Piotre, lasciato il signor Lopez, era salito lentamente sulla botte dell’albero maestro, portando con sè un cannocchiale ed aveva scrutato attentamente l’orizzonte per parecchi minuti.

Quando discese pareva tranquillo e sicuro del fatto suo.

— Alla larga! — aveva comandato, dirigendosi verso poppa.

La Quiqua si era rimessa alla vela, navigando lentamente attraverso la vasta baia racchiusa da un lato alle basse terre della Patagonia e dall’altro dalle aspre e selvag-