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132 | Capitolo X. |
le loro donne e scomparvero lentamente in mezzo ai boschi, senza nemmeno voltarsi.
— I trabucos li hanno fermati, senza sparare un granello di polvere, — disse papà Pardoe. — Non c’è però da fidarsi di quella gente e non sarei sorpreso se li vedessimo ritornare in maggior numero.
Che cosa ne dite, signor Lopez?
— Che sono capaci di darci dei seri grattacapi, vecchio mio. Sono coraggiosi quei giganti e non amano affatto gli uomini di razza bianca, siano essi cileni o argentini.
— Potremo almeno andarcene da qui? — chiese Mariquita, guardando Piotre.
Il baleniere che stava appoggiato alla murata, tenendo gli sguardi fissi sul canale, dove sfilavano in quel momento altri banchi di ghiaccio, alzò il capo, dicendo con voce brusca:
— No, señorita.
— Avete paura di quei ghiacci? — insistè la giovane con una leggiera punta d’ironia che non sfuggì a Piotre.
— Io! — esclamò questi. — Mi vedrete più tardi, quando dovremo aprirci il passo fra gli ice-bergs che chiudono la baia di Possession.
Piotre e la sua Quiqua non hanno mai tremato, señorita. —
Il baleniere aveva pronunciato quelle parole con accento quasi sdegnoso, senza guardarla in viso.
— Allora perchè indugiate? —
Il baleniere alzò la destra indicando le montagne della Terra del Fuoco che scomparivano rapidamente in mezzo ad una fitta nebbia biancastra.
— È di là che viene il pericolo, — disse, — e non ho alcun desiderio, per farvi piacere, di fracassare la mia nave che amo più di tutti.