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100 | Capitolo VIII. |
disse il vecchio baleniere. — Anche supponendo che sia andata alla deriva verso l’isola degli Stati, su quella terra i buoni porti non mancano e vi si può svernare senza troppi pericoli. Tutto il pericolo sta nella..... —
Il signor Lopez gli fece un rapido cenno, avendo compreso che egli stava per alludere alla fame che minacciava l’equipaggio della baleniera, cosa che Mariquita ancora ignorava e che desiderava non conoscesse.
Ma la giovane, immersa nei suoi tristi pensieri, non aveva prestato orecchio alle parole di papà Pardoe, nè si era accorta del cenno fatto dal padrino.
— Dicevate, dunque, vecchio mio? — chiese il signor Lopez.
— Oh! Dicevo che anche le navi gettate alla costa, non corrono sempre il pericolo di essere sfasciate dalle onde, se la fortuna le ha spinte entro qualche baia; e possono passare un inverno senza aver paura dei ghiacci, i quali ordinariamente non si accumulano in troppa quantità sulle coste della Terra del Fuoco.
Se la Rosita fosse stata trascinata verso le isole australi, allora la cosa sarebbe ben diversa. Ho svernato due volte laggiù, un anno all’isola del Re Giorgio e un altro a quella degli Elefanti, e vi posso dire qualche cosa sui freddi e sugli spaventevoli uragani che regnano in quelle orribili regioni.
— Ti avevano forse lasciato colà a cacciare le foche?
So che talvolta i balenieri lasciano su quelle isole degli uomini del loro equipaggio, che vanno poi a riprendere l’estate seguente, al cominciare della campagna di pesca.
— Sì, signor Lopez.
— Devi aver sofferto molto?
— Non svernerei più laggiù, nemmeno se mi dessero triplice paga. Eh! Ve lo dicevo io, signor Lopez? Guardate