Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
52 | Capitolo sesto |
La marchesa gli era mossa incontro con aria altera e le ciglia aggrottate, come una persona che si mostra incollerita di venire importunata, e dicendogli con voce un po’ acre:
— Ebbene, cosa si vuole da me, signor tenente? —
L’ufficiale, vedendo quella splendida donna, mentre credeva forse di trovarsi dinanzi a qualche ruvido lupo di mare di cattivo umore e forse pronto alla resistenza, si era arrestato, guardandola con stupore.
Rimase per alcuni istanti immobile, come imbarazzato sotto lo sguardo altero e ardito della gentildonna, poi abbassò lentamente la spada, dicendo con aria impacciata:
— Perdonate, signora...
Cordoba si era fatto innanzi. Salutò gentilmente l’ufficiale, poi disse:
— Permettete, signor tenente, che vi presenti la duchessa Mary di Castildiaz, suddita messicana, proprietaria di questo yacht.
L’ufficiale s’inchinò correttamente, poi ringuainò la spada, dicendo con galanteria:
— Ben felice, di aver avuta la fortuna di conoscere la più bella donna che io abbia veduto finora. Signora duchessa, i miei omaggi.
— Grazie, signore, ma non mi avete ancora detto lo scopo della vostra intimazione, un po’ brutale, nè della vostra visita.
— Perdonate, duchessa, siamo in tempo di guerra.
— Sono messicana, signore — rispose la marchesa con alterigia. — Che io sappia, non è scoppiata la guerra fra il Messico e gli Stati Uniti.
— È vero, signora, anzi i due governi sono in perfetto accordo, però voi navigate in acque sospette.
— Volete dire, signore?
— Che Cuba non è lontana e che il commodoro Sampson ha dichiarato il blocco dell’isola.
— La mia rotta non è Cuba.
— Dove andate, adunque?
— Mi reco alla Giamaica a visitare le mie possessioni.
— E venite, signora?
— Da Vera-Cruz.
— Non porterete, spero, nessun contrabbando di guerra.
— Eh, signore!... — esclamò la marchesa, aggrottando la fronte e con accento offeso. — La duchessa di Castildiaz non ha mai fatto la contrabbandiera.
— Scusate, signora — disse l’ufficiale, arrossendo. — Non ho avuto alcuna intenzione di offendere una così bella dama. D’altronde per la patria o per simpatia verso una potenza amica, si può diventare anche contrabbandieri, a scopo patriottico.
— È vero, signore; devo però dirvi che io detesto gli spagnoli.
— Voi, che siete messicana!...