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Un brindisi che salva la vita | 51 |
fumo della prima cannonata, sparata a sola polvere, ondeggiava ancora sulla prora, disperdendosi lentamente.
Sul ponte di comando si vedeva il capitano in alta tenuta circondato dal suo Stato Maggiore, ed in piedi sulle murate e nelle coffe corazzate dei due alberi parecchi marinai, mentre altri parevano occupati a preparare una scialuppa per poi calarla in mare.
Cordoba, fatta spiegare la bandiera messicana sul picco della randa di maestra e imbrogliare le due rande, aveva raggiunta la marchesa.
— Fra poco gli yankees saranno qui, — le disse, con apprensione.
— Li riceveremo gentilmente, — rispose la marchesa.
— Badate a quello che fate, donna Dolores. Giuochiamo una terribile carta.
— È a posto mastro Colon?
— Sì.
— Allora tutto è pronto.
— Per farci saltare tutti?
— Senza fretta però, amico mio. Se dovremo saltare, lo faremo quando saremo addosso al monitor. Andarcene all’altro mondo soli no, amico Cordoba; ci andremo cogli yankees per scorta.
— Era quello che volevo dirvi.
— Lo faremo, sta’ tranquillo. Ah! Vengono!
Una baleniera era stata calata a babordo del vascello da guerra, armata da una mitragliatrice e venti uomini, comandati da un tenente, vi avevano preso posto.
Dieci si disposero ai remi, gli altri invece, che erano armati di fucili, si raggrupparono a prora, attorno alla mitragliatrice.
La marchesa si volse verso gli uomini di quarto che si erano raccolti dietro di lei e disse:
— Mostratevi tranquilli, ed io rispondo della nostra salvezza.
— Siamo pronti a tutto, — risposero i marinai.
— Sono chiusi i boccaporti?
— Tutti.
— Va bene.
La baleniera si avvicinava rapida, sotto i vigorosi colpi di remo dei dieci marinai. In meno di cinque minuti attraversò la distanza e giunse sotto la scaletta di tribordo che Cordoba aveva fatto abbassare.
Sei marinai armati balzarono prontamente sulla piattaforma legando la baleniera, poi salirono la scala e comparvero sulla tolda dell’yacht dicendo:
— Che nessuno si muova. —
Il tenente di vascello li aveva seguiti, tenendo in pugno la spada.
Era un uomo sui trentacinque anni, alto, biondo e roseo come lo sono quasi tutti quelli di razza anglo-sassone, con una barba tagliata alla nazzarena e due occhi grigiastri e penetranti.