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306 | Capitolo trentacinquesimo |
Ma no, le rocce non vincono la resistenza delle sue corazze, nè lo scoppio delle polveri aprono i suoi fianchi. La nave italiana resiste alle rupi ed al fuoco: è a prova di scoglio.
Una voce echeggia in mezzo ai vortici di fumo che sfuggono dalle batterie e dai boccaporti e fra le urla dei feriti e dei moribondi:
— Aprite le valvole e che la nave si sommerga!... —
E la nave, invasa dalle acque che irrompono attraverso le valvole aperte, cola a vista d’occhio nei flutti del mare dei Caraibi, mentre gli americani, stupiti, meravigliati, atterriti da tanto disastro, cessano il fuoco e lanciano in acqua le scialuppe per raccogliere gli ultimi superstiti della sfortunata squadra!
Diaz Moreu, circondato dai suoi marinai, piange. I prodi che egli ha cercato di condurre alla vittoria e che sono sfuggiti alle granate nemiche lo abbracciano colle lagrime agli occhi e gli fanno scudo come per impedirgli di lasciare la nave affondante.
Egli non pronuncia che poche parole con voce rotta, abbraccia i suoi ufficiali e scende nella scialuppa americana, mentre il Colon che nè le rocce, nè i cannoni della flotta nemica hanno saputo vincere, colava a picco in mezzo ad un vortice spumeggiante.
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Mentre la squadra spagnuola, dopo una lotta gloriosa, si inabissava coi suoi cadaveri nei gorghi del mare, l’Yucatan più fortunato, almeno pel momento, proseguiva rapido la sua corsa.
La sua estrema piccolezza e la sua poca elevazione sopra le onde, l’avevano pel momento protetto, poichè nessuna nave aveva fatto attenzione a quel guscio che aveva tutta l’apparenza d’un rottame abbandonato fra i flutti.
La marchesa, Cordoba e l’equipaggio avevano assistito impotenti e col cuore stretto da un’angoscia indescrivibile, all’ecatombe della flotta spagnuola.
Quando anche il Colon, vinto dall’enorme superiorità numerica dei suoi nemici, si gettò alla costa, un vero urlo di disperazione era uscito dalle labbra della Capitana.
— Cordoba!... — aveva gridato, con esaltazione. — Andiamo anche noi a morire assieme a quei valorosi!... —
Poi senza attendere la risposta del lupo di mare, fuori di sè per la disperazione e per la rabbia impotente, aveva dato due giri di ruota al timone per avventare l’Yucatan in mezzo ai colossi americani e tentare una lotta disperata o meglio per cercarvi la morte.
Cordoba però non aveva perduto il suo sangue freddo, con un balzo si era slanciato verso la marchesa e presala fra le robuste braccia l’aveva strappata alla ruota, dicendo:
— No, donna Dolores, io non devo permettere una tale pazzia!
— Cordoba!... Essi sono tutti morti!...