Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
250 | Capitolo ventottesimo |
I marinai, allineati lungo le murate, scrutavano l’acqua per scoprire i bassifondi e venivano in aiuto del mastro, segnalando gli scoglietti le cui punte talvolta parevano che sfiorassero lo scafo della nave.
Ad un tratto Cordoba, che si teneva aggrappato alla grisella di babordo dell’albero maestro per meglio dominare il canale, gridò:
— Macchinista!... Stop!...
— Cos’hai, Cordoba? — chiese la marchesa, mentre le eliche battevano rapidamente l’acqua in senso inverso per arrestare lo slancio del Yucatan.
— Vi è laggiù un rifugio che fa per noi, — rispose il lupo di mare. — Sarà un ottimo nascondiglio.
— Vuoi arrestarti qui?...
— Lo credo necessario, donna Dolores. Chi ci assicura che usciti dal labirinto non ci troviamo dinanzi a qualche altra nave?
— L’avevo pensato anch’io, Cordoba.
— A babordo vedo un canale che conduce in mezzo ad una barriera di scogli e d’isolotti. Vi deve essere una specie di lago, la carta del labirinto lo indica.
— Vi sarà acqua bastante nel canale? La marea è bassa in questo momento.
— L’acqua è molto azzurra, donna Dolores, e ciò indica che deve esservi una profondità notevole.
— Una parola ancora, Cordoba. Non verremo bloccati?...
— Uhm!... Non lo credo. Il labirinto è vasto ed ha molte uscite e poi credo che gli americani non abbiano molto tempo da perdere per occuparsi di una piccola nave.
— Sia, Cordoba, ma la torpediniera?
— Non ci troverà tanto facilmente.
— Andiamo nel canale, adunque, — concluse la marchesa. — Colon, scandaglia sempre.
— Non temete, Capitana, — rispose il mastro.
L’Yucatan riprese le mosse lentamente, quasi passo a passo, essendovi in quel luogo numerose scogliere e molti bassifondi. Stava per cacciarsi nel canale segnalato da Cordoba, quando in lontananza si udì a rimbombare una formidabile detonazione che si ripercosse fragorosamente fra le scogliere e gl’isolotti.
Un istante dopo si udì in aria come un ronfo metallico che cresceva con rapidità prodigiosa, poi uno scoppio tremendo che fece diroccare la sommità di uno scoglio situato a cento passi dalla poppa del Yucatan.
— Carramba!... — esclamò Cordoba. — Deve essere una granata d’acciaio di quarantacinque chilogrammi. Gli americani abbondano troppo!...
— E quello che è peggio, questo colpo significa che l’incrociatore ci ha seguiti, — disse la marchesa.
— Fra poco noi saremo fuori di tiro, donna Dolores. Quel proiettile non poteva andare più lontano. Ah! Eccolo!... —