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232 | Capitolo ventiseiesimo |
dall’equipaggio del Yucatan o credendo forse che si trattasse della piccola nave.
— Si sfogano, — disse Cordoba, volgendosi verso Colon. — Tirate pure, miei cari; non otterrete altro successo che quello di mandare a fondo qualche barilotto.
— Hanno occupate tutte le alture dominanti il canale, signor Cordoba, — osservò il mastro.
— Lo so.
— Ciò significa che siamo stati traditi.
— Sì e da quel cane di cubano. Ormai non ho più alcun dubbio.
— Come faremo a uscire, signor Cordoba?
— Come siamo entrati, vecchio mio. La nostra nave se ne ride dei tromboni, e dei fucili. Erano le granate che mi facevano paura; ora che non vedo alcuna a caderne, vuol dire che gl’insorti o non ne hanno più o si sono dimenticati di portarsene con loro. Orsù!... Che musica indiavolata! Crivelleranno quella povera zattera. —
Gl’insorti vedendo che quella massa enorme invece di arrestarsi o di ritornare precipitosamente nella caverna, continuava ad allontanarsi, raddoppiavano le fucilate e le trombonate, formando un fracasso assordante. Ad un tratto si udì una voce a gridare con voce tuonante.
— Stanno per saltare!... Indietro tutti!...
— Mille pesci cani!... — urlò Cordoba. — La voce di Del Monte!...
— Sì, la sua!... — confermò Colon. — Ve lo aveva detto che non doveva essere morto.
— Ah!... Se potessi scorgere quel cane!... Colon, prendiamo il largo!...
— No... guardate!... —
Un lampo era balenato, illuminando la notte, poi una colonna d’acqua si era slanciata in alto, fino all’altezza delle rupi, mentre una sorda detonazione rimbombava in fondo al canale.
La zattera fu veduta sollevarsi tutta intera per parecchi metri, sotto la violenza dell’esplosione, poi disgregarsi e strapiombare in acqua con sordi tonfi.
Un urlo immenso, un urlo di trionfo, si udì in alto: gli insorti, credendo che fosse saltato l’Yucatan, manifestavano la loro gioia, senza preoccuparsi, a quanto sembrava, del carico che andava perduto.
Cordoba intanto si era volto ai due marinai, dicendo:
— Presto, a bordo!... Bisogna approfittare dell’entusiasmo degli insorti per ingannarli. —
In quattro colpi di remo la scialuppa giunse sotto la scala di babordo della piccola nave. Cordoba salì rapidamente sulla coperta, gridando: