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230 | Capitolo ventiseiesimo |
— Lo sospetto, signor Cordoba.
— Bisognerebbe accertarsi.
— Ed in qual modo?...
— Cercando di provocare lo scoppio. Suppongo che si tratti di qualche torpedine galleggiante, forse di una mina Boyant o una torpedine Sines-Edison. Gli americani hanno una varietà non piccola di quei tremendi congegni ed avranno provvisti anche gl’insorti.
Scende la marea?...
— Da un’ora, signor Cordoba.
— Fa il caso nostro. Se si tratta d’una torpedine trattenuta all’àncora, come sospetto, la faremo scoppiare. —
Cordoba scese nel quadro e bussò alla porta di donna Dolores, pregandola d’alzarsi, ed a quella del capitano Carrill.
Quando la Capitana e lo spagnuolo uscirono, Cordoba li mise al corrente della situazione.
— Cosa pensi di fare, Cordoba? — chiese la marchesa, che era diventata pensierosa. — Noi non possiamo rimanere eternamente in questo rifugio.
— Ho un progetto che spero riuscirà a sbarazzare il canale di quei pericolosi ordigni di distruzione, ma io non rispondo della resistenza che opporranno gl’insorti. È certo che vedendoci uscire faranno grandinare su di noi palle e granate in gran numero. Le coste sono alte e si prestano ad una difesa e senza che noi possiamo rispondere con successo.
— Tutto bisogna tentare, amico mio.
— Lo tenteremo, donna Dolores. Approfittiamo delle tenebre e della marea calante. —
Risalì in coperta, chiamò Colon ed alcuni marinai ed impartì loro delle istruzioni.
Tosto il boccaporto maestro venne aperto ed alcuni uomini scesero nella stiva, portando con loro delle lanterne. Per dieci minuti si udirono a martellare come se sfondassero qualche cosa, poi risalirono portando sulle spalle delle casse e delle botti.
In breve una quarantina delle une e delle altre si trovarono accumulate presso la poppa dove Colon, aiutato da alcuni marinai stava calando in acqua due tronconi, due pezzi d’albero di ricambio.
— Basteranno? — chiese il mastro, additando a Cordoba le botti e le casse.
— Sì, — rispose l’interrogato. — Sbrighiamoci, vecchio mio; bisogna approfittare dell’oscurità. —
I marinai che sapevano ormai di cosa si trattava, gettarono in acqua casse e botti, dopo però di averle legate le une alle altre, quindi alcuni di loro, scesi nella baleniera, si misero a costruire rapidamente una specie di zattera, di grandi dimensioni.
— Ma cosa vuoi fare? — chiese la marchesa a Cordoba.