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220 | Capitolo venticinquesimo |
veri diavoli, i quali stramazzarono l’un sull’altro senza mandare un solo sospiro.
I due marinai li afferrarono lestamente, s’impadronirono dei due fucili e rientrarono nel corridoio, mentre Cordoba si affrettava a chiudere ed a sprangare la porta.
— Spero che non li avrete accoppati, — disse.
— Non credo, — rispose Miguel.
— Imbavagliateli. —
Strapparono una tenda che pendeva da una finestra, che illuminava la scala, la fecero a pezzi, imbavagliarono e legarono per bene i due disgraziati, quindi li portarono nella stanza della marchesa a tenere compagnia al signor Guaymo.
— Ai prigionieri, ora, — disse Cordoba, quando furono di ritorno. — Bisogna atterrare questa porta.
— Lasciate fare a me, — rispose Miguel.
Appoggiò una spalla contro la porta, inarcò la poderosa schiena e puntando un piede sul muro che gli stava dietro, diede uno scrollo irresistibile.
Le tavole, sotto quello sforzo scricchiolarono, poi i cardini già vecchi, si curvarono, quindi si spezzarono di colpo assieme al chiavistello.
Udendo quel rumore e quello schianto, il capitano Carrill ed i quattro marinai del Yucatan che erano stati fatti prigionieri colla marchesa, accorsero portando una lanterna. Un grido di stupore uscì dalle labbra dei marinai:
— Il signor Cordoba!...
— Carrai!...
— I camerati!...
— Mille lupi marini!...
— Silenzio, — disse Cordoba. — Se vi preme la libertà seguiteci senza ritardi.
— Ma chi siete voi, signore, che venite a salvarci? — chiese il capitano Carrill.
— Il comandante in seconda del Yucatan, — rispose Cordoba. — Presto, venite capitano!
— E la marchesa?
— Ci aspetta. —
Salirono rapidamente al piano superiore. Cordoba senza perdere tempo a dare spiegazioni aprì una finestra e misurò l’altezza.
— Quattro metri, — disse. — La discesa non sarà difficile.
— Fuggiamo per la finestra? — chiese la marchesa.
— Sì, poichè scenderemo al di là della cinta.
— Ma qui non vi sono funi, Cordoba.
— Le abbiamo, donna Dolores. —
Poi volgendosi verso i marinai:
— Strappate le tende e attortigliatele strettamente; ci serviranno per discendere. —