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I cayos di S. Felipe 203

— Benissimo: vi premetto però che se mi tradirete vi spedirò all’altro mondo con due palle nel petto. —

Il cubano si mise una mano sul cuore come se volesse fare qualche giuramento; Cordoba lo interruppe, dicendogli:

— Lasciate i giuramenti a dormire, mio caro signor Del Monte. Sono assolutamente inutili. Diego! Migual!... —

I due marinai che lo avevano accompagnato alla piccola ensenada di Corrientes per far saltare la cannoniera, si fecero innanzi.

— Voi parlate l’inglese?

— Sì, tenente, — risposero i due vigorosi giovanotti.

— Mi seguirete con Quiroga. —

Poi mostrando loro il cubano:

— Sareste capaci di accoppare quest’uomo con un pugno?

— M’incarico io, — disse Miguel, mostrando le sue mani chiuse che sembravano mazze da fucina.

— Quando te l’ordinerò, manderai quest’uomo all’altro mondo. Colon, siamo pronti?

— La scialuppa è in acqua.

— Aspetta un momento. —

Cordoba scese nel quadro di poppa e pochi minuti dopo tornava in coperta tenendo in capo un berretto da ufficiale americano, coi relativi gradi di tenente di vascello.

— Diamoci un po’ di gravità, — disse sorridendo.

Quindi volgendosi verso Colon, continuò:

— Fa dare un costume da marinaio a Quiroga; il suo vestito potrebbe tradirci. Poi, fa mettere nella scialuppa dei viveri, dei fucili da caccia, delle munizioni e delle rivoltelle.

— Volete andare a caccia, signore?

— Andremo a cacciare le anitre, — rispose Cordoba. — Vedrai però che selvaggina porteremo a bordo più tardi.

— Quando tornerete?

— Chi può dirlo?... Domani, fra tre giorni e forse più mai se non verrà qualcuno a liberarmi. Chi mi assicura che l’amico di Del Monte non faccia prigioniero anche me?

— Ed io che cosa dovrei fare in tal caso?

— Quello che crederai più opportuno. Addio, vecchio mio, vado a fare un massacro di anitre. —

Ciò detto Cordoba scese nella scialuppa dove già lo attendevano i due vigorosi marinai, il cubano e lo spagnolo Quiroga.

— Avanti, miei bravi, — disse.

La baleniera sotto la spinta dei due remi si staccò dalla nave e uscì dalla caverna, spostando l’estremità inferiore del panneggiamento vegetale.

Appena fuori, i due marinai spiegarono sull’alberetto che il mastro aveva fatto issare, una piccola randa ed a prora un flocco, mentre Cordoba si poneva al timone.