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La distruzione della cannoniera 183

Cordoba si era alzato e si era spinto verso prora, guardando attentamente là dove aveva veduto alzarsi quelle scintille. In mezzo alla fitta e nera ombra proiettata dai palmizi che crescevano sulla penisoletta, gli parve di discernere una massa che si teneva a breve distanza dalla riva.

— L’oscurità ci favorisce, — mormorò.

Poi cominciò a spogliarsi, dicendo a Quiroga:

— Volete seguirmi?...

— Sono pronto, signore, — rispose lo spagnuolo.

— Sapete nuotare?

— Come un pesce.

— Benissimo: spogliatevi. La spedizione sarà pericolosa ma se riusciamo vi regalerò cento piastre.

— Non sono necessarie, signor Cordoba.

— Silenzio!... —

Gettò le vesti sul banco di prora non conservando che una larga fascia di lana entro la quale aveva cacciato uno di quei coltelli messicani, un po’ ricurvi e taglientissimi chiamati machetti, poi da un cestello che era stato nascosto sotto il banco di poppa estrasse una scatoletta e la mostrò all’altro soldato, dicendogli:

— Voi sapete cos’è questo, Padilla?

— Sì, signor Cordoba, — rispose lo spagnuolo. — Basta premere questo piccolo tasto, e si sprigiona la scintilla elettrica. Sono stato artigliere un paio d’anni.

— Siete intelligente, giovanotto mio: ora ascoltatemi.

— Sono tutto orecchi.

— A questa scatoletta è attaccato questo filo il quale comunica col siluro.

— Lo vedo: serve per farlo scoppiare.

— Benissimo; lasciate che il filo si svolga, dovendo il siluro percorrere un bel tratto prima di giungere sotto la carena della cannoniera.

— E poi?

— Quando voi mi udrete a gridare «Si salvi chi può» premete il bottone e fate esplodere il siluro.

— Sì, signor Cordoba.

— Attendete il mio segnale qualunque cosa accada, o assieme alla cannoniera farete saltare anche me ed il vostro camerata.

— Non temete, signore. Dovessimo venire bersagliati dagli insorti, noi non agiremo prima del vostro segnale.

— Arrivederci, amici.

— Una parola, se lo permettete, signor tenente, — disse uno dei due marinai, alzandosi.

— Parla.

— Voi andate ad arrischiare la vostra vita, signor tenente; lasciate che andiamo uno di noi.