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L’assalto dei negri 167

da cacciatori, in mezzo a questa foresta! Mille lampi!... Alla malora Pardo e quei piratacci di yankees.

— La ritroveremo, signore, — rispose lo spagnuolo che stava tagliando al cinghiale una gamba deretana per metterla ad arrostire. — Io sono certo di giungere presto al campo degli insorti.

— E quando saremo giunti, cosa faremo?

— Lo si vedrà, signore.

— Ritorneremo all’Yucatan senza nulla avere fatto.

— Per agire più tardi. Quando noi sapremo cosa sarà accaduto di donna Dolores, vedremo cosa si dovrà fare per strapparla a Pardo. —

Lo spagnuolo, tagliata la coscia del cinghiale, aveva raccolto dei rami secchi ed aveva acceso il fuoco, mettendo ad arrostire quel succolento pezzo di selvaggina, dopo d’averlo infilzato nella bacchetta d’acciaio del fucile.

La fame dei due cacciatori era tanta, che non attesero che l’arrosto fosse cucinato perfettamente. Coi coltelli che possedevano lo fecero a pezzi, servendosi per piatto d’una gigantesca foglia di banano e si misero a divorare col maggior appetito.

Avevano già mandati giù alcuni bocconi, quando una voce gridò in tono allegro:

— Si può prendere posto alla tua tavola, camerata Quiroga? Sono quindici ore che ti cerco. —

Lo spagnuolo udendosi chiamare per nome s’era alzato precipitosamente, intanto che Cordoba, non sapendo ancora con chi avesse da fare, lasciava cadere il boccone che stava portando alle labbra per afferrare il fucile.

Un uomo vestito di tela bianca, con un cappellaccio di paglia ed a piedi nudi, era improvvisamente comparso fra gli alberi.

Era un giovanotto di forse venti o ventidue anni, dalla pelle assai abbronzata, dai lineamenti angolosi, con baffetti neri appena nascenti, due occhi nerissimi ed irrequieti. Non aveva fucile; alla cintola portava invece una lunga navaja, arma formidabile, specialmente nelle mani dei baschi e dei catalani.

— Tu, Padilla!... — esclamò il soldato, con vivo stupore.

— Se i tuoi occhi sono ancora in ottimo stato, devi vedere che sono io in carne ed ossa, — rispose il nuovo venuto.

Poi guardando Cordoba, disse, levandosi il cappello:

— Forse il comandante in seconda del Yucatan?

— Sì, — rispose il lupo di mare facendo un gesto di sorpresa. — Ma... Come mi conoscete?... Io non vi ho mai veduto.

— Lo credo, signore, — rispose il giovanotto, con un sorriso — e pel semplice motivo che io non sono mai stato nè al Messico, nè a bordo del Yucatan.

— E come sapete voi che io sono il tenente Cordoba?

— Mi avevano detto che eravate in compagnia del mio camerata.