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150 | Capitolo diciassettesimo |
La marchesa in poche parole lo informò di quanto era avvenuto dopo l’ancoraggio del Yucatan nella baia di Corrientes e l’incontro di Del Monte. Il capitano, che l’aveva ascoltata attentamente senza interromperla, quand’ebbe finito, le disse:
— Tutto non è perduto, signora e se l’Yucatan non è ancora stato catturato ed il vostro luogotenente è ancora libero, voi potete sperare di riacquistare ben presto la libertà. Ah!... Pardo vuole mandarvi a San Felipe per consegnarvi agli americani?... Davvero che non è furbo quanto lo credevo. Quando i vostri valorosi compagni sapranno dove siete stata condotta, chi impedirà all’Yucatan di dirigersi verso quel gruppo di scogli e spazzare via, a cannonate, i filibustieri che li occupano?...
— E chi li avvertirà?...
— Chi?... Un insorto che è ancora devoto alla causa della Spagna od alcuni dei miei uomini.
— Sono stati fatti prigionieri, i soldati che conducevate?
— Buona parte, signora.
— E si trovano qui!...
— Sì, signora.
— Dunque voi mi consigliate di lasciarmi condurre alle isole.
— Fatelo e vi assicuro che non ve ne pentirete. La sorveglianza non è troppo rigorosa qui e alcuni dei miei lancieri possono prendere questa sera istessa il largo e mettersi in cerca del vostro luogotenente.
— Lo troveranno poi?
— Lo spero, nel caso essi si recheranno alla baia di Corrientes ad avvertire il vostro equipaggio.
— Grazie, capitano. Se riesco a ricuperare la libertà, vi prometto di condurre il carico a Santiago.
— È necessario che le armi e le munizioni vi giungano, poichè il maresciallo Blanco intende di concentrare colà la difesa dell’isola. Io so che l’ammiraglio Cervera, se non viene assalito e distrutto dalle preponderanti forze degli americani, andrà colà colla sua flotta.
Si sa da alcune spie che gli yankees tenteranno un colpo formidabile su Santiago per farne la base d’operazione della conquista dell’isola, ed io sono certo che colà si decideranno le sorti della guerra.
— Io andrò in quel porto, capitano, dovessi passare in mezzo alle squadre riunite di Sampson e di Schley. Una spiegazione, ora.
— Parlate, marchesa.
— Chi può aver informati gli americani e gl’insorti della rotta del Yucatan?...
— Chi?... Il console americano di Merida, senza alcun dubbio. Il segreto della spedizione non era forse stato tenuto ben celato e voi vedete che sulle coste di Cuba eravate aspettata per cattu-