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134 Capitolo quindicesimo

marchesa, con voce commossa. — A me dei viveri ed a voi i tormenti della fame!... Oh!... Mai!...

— Allora non ci rimane che di arrenderci.

— Sì, ma più tardi che sarà possibile e solo quando la fame e la sete ci avrà abbattuti, — rispose la marchesa, con suprema energia. — Chissà!... Forse potremo resistere fino all’arrivo di mastro Colon.

Carramba!... — esclamò in quell’istante Cordoba, battendosi la fronte. — Chi parla di morire di fame, mentre abbiamo dei viveri in riserva?...

— Dei viveri!... Sogni, amico?

— Per centomila pesci-cani!... Abbiamo dimenticato il serpente?...

— Ah!... Cordoba!... — esclamò la marchesa, facendo un gesto di disgusto.

— Eh!... Se li mangiano anche gl’indiani ed i negri, per una volta, e costretti anche dalle circostanze, possiamo assaggiare anche noi la carne del rettile. Lo faremo passare per una enorme anguilla di mare.

Piuttosto di mangiarci fra di noi come i naufraghi della Medusa, daremo addosso al colubro e...

— Silenzio, signore!... — disse in quell’istante il soldato, che si era allora spinto fino ad una curva della galleria.

— Cosa succede?... — chiese il lupo di mare, afferrando il fucile. — Si preparano forse ad invadere la nostra abitazione sotterranea?... Noi non permetteremo nessuna violazione di domicilio.

Lasciò la marchesa e si spinse verso la curva della galleria, dove si trovava il soldato in osservazione. Da quel luogo si poteva scorgere benissimo l’uscita del passaggio e distinguere anche gli uomini che lo guardavano.

— Li vedete? — chiese lo spagnuolo.

— Sì, — rispose Cordoba, — e mi sembrano molti.

— Qualcuno è già scivolato nella galleria.

— Ah!... Forse che credono di sorprenderci? Aspettate un po’, amici cari!... —

Si curvò verso il suolo e si mise a strisciare verso l’uscita, tenendosi addosso alla parete sinistra, mentre lo spagnuolo si teneva verso quella di destra.

Percorsi dieci o quindici passi, s’accorsero che alcuni insorti erano già scesi nella galleria e che s’inoltravano lentamente, tenendosi riparati dietro ad una massa non ben distinta e che spingevano avanti, forse un pezzo di tronco d’albero o qualche grosso fascio di rami e di foglie.

Cordoba era prontamente balzato in piedi, col fucile in mano, gridando con voce tuonante:

— Chi vive?... —