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126 Capitolo quindicesimo

— No, signore, — rispose il soldato. — Il volontario non mi disse quanto si doveva camminare prima di uscire.

— Bisogna affrettarsi o verremo scoperti. Se il fuoco è cessato, vuol dire che gl’insorti hanno occupata la torre e le casematte e che si sono accorti della nostra scomparsa.

— Che gl’insorti ignorino l’esistenza di questa galleria? — chiese la marchesa, volgendosi verso lo spagnolo.

— Non ve lo potrei dire, signora.

— Non vi è nessuno che possegga un pezzo di candela? — chiese Cordoba. — Se vi fosse un po’ di luce si camminerebbe più rapidamente.

— Ho una corda incatramata, signor tenente, — disse un marinaio.

— Ci servirà a meraviglia, giovanotto; dammela.

— Ed io ho degli zolfanelli, — disse il soldato.

— Ne ho anch’io. —

Cordoba prese la corda, un pezzo di gherlino grosso un dito e bene incatramato, lo sfilacciò all’estremità, poi l’accese, illuminando la galleria per un tratto di dodici o quindici passi.

— Il passaggio è molto in disordine, — diss’egli, alzando quella strana torcia per meglio vederci. — La vôlta è tutta franata e minaccia di rovinarci addosso.

— Facciamo presto, Cordoba, — disse la marchesa. — Non si odono più gli spari.

— Staranno cercandoci: avanti al trotto!... —

Il lupo di mare, tenendo alta la corda fiammeggiante si rimise in marcia con passo rapido, tagliando le radici che di quando in quando attraversavano la galleria e superando gli ammassi di rottami che ingombravano il suolo.

Per un altro quarto d’ora il drappello proseguì la fuga attraverso quella lunghissima galleria che doveva ormai serpeggiare sotto la foresta, poi Cordoba si arrestò, mentre una rapida corrente d’aria, investendo improvvisamente la torcia, la spegneva.

— Siamo presso l’uscita, — disse il lupo di mare.

— Si vede la luce? — chiese la marchesa.

— Non ancora; forse la galleria descrive una curva.

— Affrettiamo il passo, Cordoba. Forse usciremo prima che gl’insorti possano accorgersi della nostra fuga. —

Cordoba aveva ripresa la marcia senza occuparsi di riaccendere la funicella incatramata, ma fatti pochi passi retrocesse rapidamente, urtando la marchesa ed il soldato che gli veniva dietro.

— Cordoba!... — esclamò la Capitana, appoggiandosi alle pareti. — Cos’hai?...

— Mille pesci-cani!... — esclamò il lupo di mare. — Cosa ho calpestato io?... —

In quell’istante si udì un sibilo acutissimo, seguito poco dopo da un colpo secco che pareva prodotto dallo spezzarsi d’un ramo