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118 | Capitolo quattordicesimo |
sparsa, cercando di guadagnare i cespugli per imboscarsi, fecero una scarica, mirando ognuno il suo uomo, poi si ritrassero rapidamente slanciandosi verso la scala, mentre gl’insorti rispondevano vigorosamente, mandando una pioggia di proiettili entro lo stanzone e sulla cima del torrione.
Scesi nella casamatta, Cordoba e la marchesa videro i marinai occupati a sgombrare una buca che grossi macigni in parte ostruivano e che pareva fossero caduti da una vôlta sfondata. Attraverso a quelle macerie si scorgeva una nera apertura che s’inoltrava fra le enormi muraglie del torrione, scendendo obliquamente sotto terra.
— È questa la galleria? — chiese la marchesa.
— Sì, — rispose il soldato. — Il volontario mi ha raccontato che doveva passare sotto la torre.
— Sarà lunga?...
— Se mette nella foresta deve essere certamente assai lunga.
— È ancora ingombra?
— Fra dieci minuti potremo scendere, — rispose un marinaio.
— Gl’insorti si avanzano.
— Terremo duro finchè il passaggio sarà libero, — disse il soldato. — Venite, signor tenente; finchè i vostri marinai lavorano, noi daremo battaglia agl’insorti.
— Vengo anch’io, — disse la marchesa.
— No, signora, — rispose lo spagnuolo. — Noi due basteremo per ora. —
Seguito da Cordoba si diresse verso l’uscita della prima casamatta e non vedendo alcun insorto sulla muraglia della cinta, si spinse risolutamente innanzi, appiattandosi dietro ad un cumulo di rottami, a pochi passi da una larga breccia, la quale permetteva di poter osservare ciò che accadeva sulla spianata e sul margine del bosco.
Gl’insorti non avevano fatto grandi progressi. Temendo che nella torre vi fossero numerosi difensori e non avendo fretta di esporre la pelle, si erano arrestati dietro i cespugli, spiando una occasione propizia per fare una buona scarica.
Il soldato e Cordoba, sdraiati dietro alle macerie, le quali formavano una specie di barricata, poterono facilmente distinguerli, cominciando allora ad albeggiare.
— Carramba!... — mormorò il lupo di mare. — Sono più numerosi di quanto credevo.
— E temo che ci abbiano circondati, — disse lo spagnuolo. — Mentre io sorveglio i cespugli, voi v’incaricherete di difendere la cinta.
— Hum!... Sarà una cosa un po’ difficile difendere tutte le brecce della muraglia. Se quei furfanti fossero un po’ più risoluti, a quest’ora avrebbero già occupate le casematte.
— Quegl’insorti sono quasi tutti negri.