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La «Stella Polare» fra i ghiacci 201


Numerosi uccelli marini avevano preso dimora su quel banco e si vedevano volteggiare in grossi stormi i gabbiani, le urie, le oche e le strolaghe, gridando giocondamente.

La Stella Polare aveva ripresa la marcia innanzi, fiancheggiando il banco. Era urgente trovare un passaggio, poichè altri ghiacci navigavano verso il sud, tendendo a riunirsi al banco.

Poco dopo però giungeva dinanzi ad un’apertura capace di lasciar passare la nave. Esaminata coi cannocchiali, fu constatato, con gioia generale, che tagliava il banco in tutta la sua larghezza.

Con un’abile manovra il capitano Evensen lanciò la Stella Polare entro quel canale.

Il pericolo non era lieve. I due pezzi del banco potevano, da un momento all’altro, rinsaldarsi e chiudere la nave, disgrazia già toccata al tenente Payer col suo Tegetthoff.

Ma la Stella d’Italia proteggeva la Stella Polare, ed il valoroso Duca che muoveva alla conquista del nevoso polo.

La nave, spinta dal vento e dall’elica e audacemente manovrata, filò celeremente lungo il canale, superando felicemente quella prima prova.

Poco dopo l’immenso oceano si svolgeva dinanzi agli sguardi degli esploratori, libero completamente fino agli estremi limiti dell’orizzonte.

Libero proprio non si poteva veramente dire, ma navigabile di certo, poichè i ghiacci che oscillavano fra l’onde non erano tali da costituire un serio pericolo, nè da arrestare la corsa della Stella Polare.

– Se il diavolo non ci mette la coda, – disse Andresen a Torgrinsen, il secondo macchinista, – noi giungeremo alla Terra di Francesco Giuseppe, senza fare altri cattivi incontri. Al nord l’orizzonte è limpido ed il mare quasi sgombro di ghiacci. Quindi, se tutto va bene, fra due o tre giorni daremo fondo al Capo Flora.

– Credi che non incontreremo nessun altro campo di ghiaccio?...

– No, – rispose il giovane nostromo. – Non vedo l’ice-blink verso il settentrione, e questo è un indizio sicuro che non troveremo altri ghiacci di grande estensione.

– Le nebbie possono arrestarci ancora!

– Bah!... S. A. R. non è persona da arrestarsi due volte. Questi