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164 Capitolo secondo


Dalla parte ove il sole sorge si comincia a discernere, per qualche minuto, una luce biancastra, la quale aumenta di giorno in giorno.

L’astro diurno sfiora l’orizzonte, ma non si alza ancora abbastanza, si sente però che sale. La luce si diffonde sempre più e prolunga la sua comparsa; da bianca diventa giallastra, poi rosea ed ecco un bel giorno sorgere l’astro.

Con lui ritorna la vita. Quegli immensi campi di ghiaccio, rimasti deserti durante la lunga notte polare, a poco a poco si animano.

Schiere di uccelli compariscono: oche bernide, lumme, borgomastri pigolanti, urie, strolaghe, gazze marine, gabbiani e procellarie sfilano sui campi, salutando con grida gioconde il ritorno della primavera.

Le indolenti morse, dai lunghi denti di avorio, le foche, le volpi turchine, le lontre, ritornano e si avvoltolano fra le nevi, riscaldandosi ai tiepidi raggi del sole, mentre fra i canali apertisi fra i ghiacci, navigano maestosamente le gigantesche balene e scherzano i delfini gladiatori ed i narvali dal lungo corno.

I ghiacci si fendono con detonazioni spaventevoli ed i banchi si sgretolano con rombi assordanti, mentre da tutte le alture scendono, scrosciando, i ruscelli.

I ghiacciai pure, addormentati durante la notte polare, si risvegliano e rovesciano in mare enormi masse di ghiaccio.

Gli ice-bergs, gli hummoks, gli streams, i palks, liberatisi dalle strette dei banchi, riprendono le loro peregrinazioni attraverso l’immenso oceano, e sfilano a flottiglie verso il sud, spinte dai venti e dalle correnti.

Dopo le cupe tenebre succede una vera orgia di luce. Il sole non tramonta più e proietta senza posa i suoi raggi su quei campi sgretolati.

Le terre si denudano e la regione polare, dopo tanti freddi intensi che hanno spento ogni vita, è in fiore!... Là dove prima non vi erano che ammassi di ghiaccio e di neve, spuntano timidamente le prime piante.

I licheni tappezzano le rocce, zuppa preziosa pel povero esploratore affamato, dimagrito dalle lunghe sofferenze del tremendo inverno; i ranuncoli, le sassifraghe, i muschi, le graminacee, i monties dai petali bianchi, i lichnis dalle corolle rosse, le hesperies, che sono i