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Nei paraggi del Maelstrom 93


Era allora quasi mezzanotte, ma il sole non era per anco tramontato, quantunque la luna sorgesse dal mare, pallida, sbiadita, senza raggi. Strano contrasto di que’ due astri che s’incontravano lottando penosamente per sopraffarsi!

Era la fusione del giorno con la notte, uno spettacolo affatto sconosciuto nei nostri climi e che sorprendeva straordinariamente le guide alpine ed anche Cardenti ed il suo collega Canepa.

I due astri baciavano entrambi l’orizzonte, poichè mentre uno sorgeva l’altro stava per scomparire, per un tempo molto brevissimo però, perchè appena sceso, l’aurora spuntava.

Le luci, fondendosi, davano una strana tinta alle isole che circondavano la Stella Polare, facendo risaltare vivamente le montagnole, le baie, le insenature e le scogliere emergenti dal mare. Si sarebbe detto che tutti avevano una tinta cadaverica.

Quella lotta però, come si disse, non doveva durare molto. Appena scomparso il sole, l’aurora tinse il cielo, appena bruno, di riflessi rossi, la luce della luna impallidì rapidamente e l’astro diurno riapparve ben presto dardeggiando i suoi raggi dorati sulle rocce di Senjen e sulle casette di Lenvik.

La Stella Polare passava allora dinanzi al fjord di Malangen, profondo canale che s’inoltra nel dipartimento di Tromsö.

L’isola di Sud-Kralö le stava dinanzi, con le sue spiagge verdeggianti ed i suoi boschi di pini, di betulle e di larici. Ad oriente si apriva il canale che conduce a Tromsö.

Già numerose barche da pesca e anche delle piccole navi mercantili s’incrociavano nel canale, dirette per lo più verso il sud, ed il mare si cominciava a coprire di materie oleose provenienti dai merluzzi che si seccano a Tromsö.

La Stella Polare aveva rallentata la corsa. Essa filava fra pittoreschi fjords, gli uni verdeggianti di betulle e di pini, gli altri coperti da praterie d’un verde intenso e fiorite. In alto giganteggiavano macchioni di pini marittimi, molto alti e grossi.

Un profumo intenso s’alzava fra quei boschetti e quei prati giungendo fino a bordo.

Tromsö è già all’orizzonte. Spicca subito, nel bel mezzo del canale, essendo situata su di una isoletta che chiude il Grot-Sund.