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86 | E. SALGARI |
— Sono figlio di un famoso cacciatore, — rispose modestamente lo scrivano. — Mio padre avrebbe fatto di più! Mi rincresce solo di non aver potuto salvare quel pover’uomo!
— È colpa sua se è fuggito. I cow-boys lo avevano avvertito di rimanere con noi.
Miss Annie si era accostata, tenendo in mano la sua piccola carabina che fumava ancora.
— Bravo, signor Blunt, — gli disse. — Cominciate bene la vostra carriera di cacciatore. Vi nomineremo nostro provveditore. Vi va?
— Accetto di buon grado, miss, — rispose il giovane, sorridendo. — Aspettate però che siamo giunti nel Gran Cañon.
— Tacete!... — disse in quel momento Harris.
In distanza si era udito un fischio: si cominciava a scorgere una colonna di fumo in direzione della linea ferroviaria del Rio Colorado.
— Un treno di soccorso? — chiesero varie voci, rivolgendosi ad capo conduttore che faceva scavare una fossa per seppellire il minatore.
— È impossibile, signori, — rispose l’interrogato. Nessuna stazione può aver telegrafato che noi siamo immobilizzati. E poi chi sbarazzerebbe la linea da queste migliaia di bisonti? Ci vorrebbero tre o quattro reggimenti di truppa con artiglieria. Non può essere che un treno speciale.
— Che si arresterà malgrado la fretta dei viaggiatori, — disse Harris. — Amico Blunt, strappiamo la lingua al bisonte che avete ucciso e andiamo a farla cucinare. Faremo una colazione deliziosa, miss Annie, ve l’assicuro.
CAPITOLO XII
I primi Indiani
I cuochi del carrozzone-ristorante, sempre in buon numero sui treni americani che percorrono le regioni centrali e meridionali, così povere di stazioni, specialmente trenta o quarantanni fa, furono messi a dura prova quel giorno per soddisfare i passeggeri, che volevano banchettare con la carne di bufalo.
Perfino i macchinisti ebbero la loro parte di lavoro, facendo arrostire dinanzi al forno enormi pezzi di carne, che i minatori s’affrettavano a divorare senza troppo badare al gusto non molto buono che dava loro il carbon fossile.
D’altronde i viaggiatori avevano molto tempo da trascorrere a tavola, poichè a mezzodì non si scorgevano ancora le ultime file di