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LA SOVRANA DEL CAMPO D'ORO | 63 |
produrranno un certo effetto e nessuno si sognerà di tenerci fronte ed impegnare un combattimento. Spronate, señor. Abbiamo ancora sette od otto miglia da percorrere.
— Quindi giungeremo prima di mezzanotte.
— Verso le undici. Avete le cartucce di dinamite?
— Una dozzina.
— Basterà metterne tre o quattro sul binario, per far saltare diverse rotaie e arrestare la macchina.
— Non succederà una catastrofe? Mi preme che la fanciulla non si guasti.
— La macchina deraglierà, affondando nella ghiaia e poi noi la faremo rallentare a tempo. Orsù, spronate e andiamo a sorprendere l’impiegato telegrafico, sua moglie ed i facchini. Badate di coprirvi il viso, perchè nessuno possa riconoscervi.
— Le nostre fasce di lana basteranno, — rispose Sàmonè.
Spronarono le cavalcature, incitandole contemporaneamente con la voce, e continuarono ad inoltrarsi nella interminabile pianura deserta. Un’ora dopo, Josè mostrò a Simone una collina coperta da abeti e da pini altissimi.
— Là dietro passa la linea ferroviaria, — disse, — e la stazione non è che a poche centinaia di metri.
— Sarà ancora desto l’impiegato?
— Lo suppongo, — rispose il messicano. — Il treno che viene da Barston non deve essere passato che da un quarto d’ora.
— Non ne giungeranno altri?
— No, sino a domani mattina. Noi potremo agire senza essere disturbati.
Erano giunti all’entrata d’un piccolo cañon, ossia d’una gola incassata fra due alture.
Josè mandò un fischio stridente e fermò di colpo il suo mustano.
— Che cosa fate? — chiese Simone.
— I cavalli rimarranno qui, señor, sotto la guardia d’uno dei miei uomini. Prendiamo le nostre precauzioni nel caso che il colpo non riesca.
— Che cosa temete? — chiese il Re dei Granchi con inquietudine.
— Eh!... Non si sa mai quello che può accadere, — rispose il messicano. — lo mi assicuro intanto la ritirata.
Scesero tutti da cavallo, si coprirono i volti con le fasce, aprendo due buchi per gli occhi, staccarono dall’arcione le carabine e tutti, meno quello che era incaricato di vigilare sui cavalli, seguirono Josè.
Avevano appena percorso duecento passi, quando scorsero un caseggiato a due piani, con una tettoia sul davanti ed un giardino; le finestre erano ancora illuminate.