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62 | E. SALGARI |
stiame e talvolta anche più, impedire che quella massa enorme si disperda, raccogliere od inseguire i fuggitivi, spingere i ritardatari e trovare gli accampamenti.
Specialmente durante gli spaventevoli uragani, che di tratto in tratto scoppiano su quelle regioni, i vaqueros devono spiegare tutta la loro abilità e la loro energia, per mantenere unito il bestiame spaventato ed eccitato dai lampi e dai tuoni.
E quanti assalti devono respingere, quando le orde indiane li insidiano, per impadronirsi di una parte almeno di quelle mandrie sterminate!... E non sono i soli indios che dànno loro da fare.
Ci sono i briganti e gli scorridori delle praterie, i ladri di cavalli di professione, che essi devono tenere lontani. È quindi una vita di continue scaramucce a colpi di carabina, che fanno un buon numero di vittime anche fra quegli audaci pastori.
Non restano mai molto sotto un padrone. Insofferenti d’ogni disciplina, alla menoma osservazione se ne vanno altrove in cerca di un altro, oppure si radunano per formare una banda che non tarderà a spargere il terrore fra i loro antichi camerati.
Dal vaquero al salteador non vi è che un passo, che il pastore varca facilmente, senza pensarvi sopra, pronto a ritornare guardiano di bestiame quando se la vedrà brutta. Nessuno si occuperà d’indagare il suo passato. Basta cambiare Stato e tutto è finito.
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Il drappello guidato da Josè Mirim, galoppava rapidissimo, allontanandosi dalla borgata ormai scomparsa fra le ombre della notte.
Mentre i vaqueros serbavano un silenzio assoluto, fra i due capi si era impegnata una vivace conversazione. Simone metteva il messicano a parte dei suoi progetto sulla Sovrana del Campo d’Qro, che voleva ottenere a qualsiasi costo, avesse dovuto perdere un braccio.
— Ve la daremo, — aveva risposto il vaquero. — Una donna che vale cinquemila dollari, si può rapirla. Lasciate fare a me, señor.
— Vi lascio poi la cassa dell’ambulante postale che forse sarà ben fornita.
— Mi guarderò anzi bene dal toccarla, — rispose Josè. — Un ratto non costituisce, almeno qui, un gran delitto. Potremo sempre dire che quella ragazza è fuggita dalla casa paterna, senza aver avuto il consenso dei genitori, e nessuno si sognerà di darci dei fastidi. Un furto è cosa troppo pericolosa: qui con la legge di Lynch non si scherza. A noi basta la somma che ci avete promessa.
— E se i viaggiatori prendono le parti della fanciulla? — chiese Simone.
— Se ne staranno tranquilli, lo vedrete, señor. Sedici carabine