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LA SOVRANA DEL CAMPO D'ORO 39


— Ecco due buone reclute che non esiteranno a dare un colpo di coltello al momento opportuno.

Fece cenno al macchinista di accostarsi alla spiaggia, poi, volgendosi verso Sam, gli disse:

— Affido a te ed a Zim una missione importante. Recatevi subito a Cartown e sappiatemi dire se l’ingegnere si è recato colà.

Nel medesimo tempo cercate d’informarvi se la Sovrana del Campo d’Oro si prepara a sloggiare dal suo carrozzone o se intende intraprendere un viaggio. Mi hanno detto che deve avere dei progetti. Eccovi venti dollari d’anticipo per ciascuno.

— Dove vi troveremo?

— Nel mio villaggio. Noleggiate due cavalli e venite a riferirmi ogni cosa senza ritardo.

— Addio, padrone, — risposero i due negri, balzando sulla riva e allontanandosi frettolosamente.

Il Re dei Granchi li seguì con lo sguardo, finchè ebbero svoltato l’angolo d’una casa, poi, ad un suo cenno, i marinai spinsero al largo la scialuppa, dirigendola verso S. Pablo Bay.

Il negro si era seduto a poppa mettendosi alla barra del timone, mentre i due cinesi si erano sdraiati ai suoi piedi.

Pareva di cattivo umore: di quando in quando digrignava i denti, come una tigre in furore, e dalle sue labbra sfuggivano sorde imprecazioni. Nella mente dell’erculeo figlio della terra africana dovva imperversare una tremenda burrasca e maturarsi qualche sinistro disegno.

Quando la scialuppa, dopo una buona ora, giunse dinanzi alle aride colline, sulle cui cime si ergevano i villaggi dei pescatori di granchi, la fronte di Simone, fino allora aggrottata, si spianò.

Sbarcò, dicendo ai suoi negri di mantenere i fuochi accesi, e si arrampicò lentamente su pel sentiero, seguito dai due cinesi che mantenevano un silenzio assoluto e sembravano ancora scombussolati dall’oppio fumato col sigaro e dagli abbondanti liquori tracannati.

Entrando nella sua dimora, mastro Simone fece accendere la grande lanterna di talco e, stappata una bottiglia, si sedette dinanzi ad un tavolo, immergendosi in profondi pensieri.

Le tenebre erano calate da qualche ora, quando fu avvertito da uno dei suoi cinesi che due negri erano giunti al villaggio e desideravano vederlo.

Il Re dei Granchi era subito balzato in piedi, dicendo:

— Introducili subito.

Aveva appena pronunciate queste parole, che Sam e Zim si trovavano dinanzi a lui, grondanti di sudore e coperti di polvere fino ai capelli.