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fermarsi qui, sull’orlo di questo abisso. Qualche roccia scagliata dall’alto delle rupi, può conciarci per bene.
I due californiani compresero subito che il cow-boy aveva ragione e lo seguirono, giungendo dopo pochi minuti dinanzi al cliff.
Infatti la rupe non lo chiudeva più. Il masso giaceva frantumato in centinaia di pezzi. Certamente era stato fatto saltare con una grossa cartuccia di dinamite.
— Fermiamoci nella prima stanza, — disse Buck. — Nell’ultima vi è troppa carne che imputridisce.
— Quale? — chiesero ad una voce Harris e Blunt.
— Quella dei nostri cavalli che abbiamo dovuto sacrificare, prima per procurarci delle coregge necessarie per calarci dalle finestre, e poi per non lasciarli morire lentamente di fame.
— E dove avete preso il vostro? — chiese Harris. — Suppongo che non lo avrete calato da quelle finestre così strette.
Il cow-boy si mise a ridere.
— Mangiate prima, — disse.
Staccò dalla sella una bisaccia e ne trasse alcune focacce di mais, impastate con acqua e grasso, un pezzo di selvaggina arrostito ed una bottiglia di liquore.
Mangiarono tutti avidamente, vuotando mezza bottiglia, poi il cow-boy, dopo aver offerto dei sigari ai due californiani, disse:
— Voi vi ricorderete che una palla sparata da uno dei banditi che ci assediavano, aveva per una strana combinazione tagliata la corda formata coi nostri lazos, togliendoci così la possibilità di portarvi un pronto soccorso.
— Perbacco, se ce lo ricordiamo, disse Blunt.
— Assistemmo impotenti all’assalto degli Apaches, perchè l’angolo formato dalla rupe ci impediva di fare delle scariche efficaci. I negri ed i vaqueros, vedendoci alla finestra coi fucili in mano, non avevano osato lasciare il loro posto, nonostante le esortazioni del loro capo, un africano di forme erculee.
— Il Re dei Granchi, — disse l’ingegnere.
— Il colonnello aveva immaginato che fosse lui. Così gl’indiani poterono allontanarsi indisturbati. Cercammo di parlamentare con gli assedianti, proponendo loro di unirsi momentaneamente a noi per dare la caccia agli Apaches, ma sia che diffidassero del colonnello o per altro motivo, non si degnarono nemmeno di darci risposta.
Allora decidemmo di fuggire dalla finestra. I cavalli furono uccisi, ne scuoiammo uno, e formata una nuova corda, io pel primo mi calai, coll’incarico di andare a vedere se gli assedianti avevano abbandonata la bocca del cliff, non avendoli più uditi parlare.
— Se n’erano già andati? — chiese Blunt.
— Aspettate, — rispose il cow-boy. — Non osando inoltrarmi